“Paesini”, il boom di Tresigallo grazie a internet e ai social network
A Tresigallo, piccolo borgo del ferrarese, alcuni anni fa iniziarono a girare su Instagram le foto di un palazzo quadrato dal colore azzurro pastello su cui svettava la scritta “SOGNI”.
Si tratta di un paesino con una storia unica, storia raccontata da Federica Gelli, dell’associazione Torri di Marmo.
Federica spiega come Tresigallo sia sempre stato abitato da braccianti stagionali, persone estremamente povere che venivano ritenute l’ultimo gradino della società. Edmondo Rossoni, figura fondamentale nella crescita e nello sviluppo del borgo, realizzò un progetto che diede vita a strade, piazze, centri sportivi, educativi, sanitari, industriali, seguendo una logica urbanistica e simbolico-formale.
Attraverso questo progetto urbanistico, questa città corporativa, ha creato la possibilità di dialogo tra le varie classe sociali. Questo grazie alla presenza di spazi condivisi e privi di barriere fisiche, un esempio è Piazza della Repubblica, al centro del borgo, dove le finestre delle case degli operai si affacciano di fronte a quelle dei dirigenti delle neonate industrie.
Infatti, come sottolinea Federica, a Tresigallo, per strada non esistono angoli e per le vie il senso di apertura è evidente, accentuato anche dalla larghezza delle vie e dei marciapiedi.
Ogni volta che cambiamo via, per osservare le architetture del paese, Federica ci ricorda che a Tresigallo, per strada, non esistono angoli: ogni incrocio, ogni edificio non ha angoli. Passeggiando per le vie, il senso di apertura è evidente, accentuato anche dalla larghezza delle vie e dei marciapiedi.
Dopo il boom dei social network sono iniziate a girare sempre di più immagini del paese, grazie alla sua architettura e alle sue forme inconfondibili.
Grazie ad Instagram infatti, ogni anno migliaia di turisti visitano Tresigallo, solo nel 2022 circa cinquemila persone hanno partecipato ai tour organizzati dall’Associazione.