Quando è nato Internet? La storia completa dalla nascita a oggi
Quando è nato Internet: storia completa dalla nascita a oggi
Dalle origini militari negli anni '60 alla rete globale di oggi: ripercorriamo le date chiave della nascita di Internet e la sua evoluzione, inclusa la creazione del World Wide Web.
Internet è oggi una presenza costante nelle nostre vite: lavoriamo, studiamo, ci divertiamo e comunichiamo attraverso questa rete globale che connette miliardi di dispositivi in tutto il mondo. Ma quando è nato Internet, esattamente? La risposta non è così semplice come potrebbe sembrare, perché quella che oggi chiamiamo Internet è il risultato di un'evoluzione che ha attraversato diverse fasi cruciali.
La data più comunemente indicata come "nascita di Internet" è il 29 ottobre 1969. Tuttavia, solo una quindicina di anni più tardi nascerà il protocollo TCP/IP, ovvero il “linguaggio” che consente ai computer di comunicare e che noi oggi conosciamo come Internet.
Ripercorriamo questa storia affascinante, in un viaggio nel tempo che ci porta indietro fino agli anni della Guerra Fredda, quando l'esigenza militare di creare una rete di comunicazione resistente a eventuali attacchi nucleari diede il via a una delle più grandi rivoluzioni tecnologiche della storia dell'umanità.
Quando è nato Internet: le due date chiave
La nascita di Internet è segnata da due momenti fondamentali che hanno trasformato per sempre il modo in cui i computer comunicano tra loro. Vediamo nel dettaglio queste date cruciali e perché sono così importanti.
1969: la nascita ufficiale con ARPANET
Il 29 ottobre 1969 è considerata la data di nascita ufficiale di Internet. Quel giorno, presso l'Università della California di Los Angeles (UCLA), venne stabilita la prima connessione tra due computer attraverso ARPANET (Advanced Research Projects Agency Network). Il secondo computer si trovava allo Stanford Research Institute, a circa 500 km di distanza.
Questo primo tentativo di comunicazione fu tanto storico quanto modesto: il sistema si bloccò dopo che erano state trasmesse solo le lettere "L" e "O" del comando "LOGIN". Un secondo tentativo, tuttavia, ebbe successo e segnò l'inizio di una nuova era nelle telecomunicazioni. Entro la fine dello stesso anno, la rete ARPANET collegava già quattro nodi universitari, permettendo a ricercatori e scienziati di condividere risorse computazionali a distanza.
1983: l'adozione del TCP/IP e la vera nascita di Internet
Se il 1969 rappresenta il primo vagito di Internet, il 1° gennaio 1983 può essere considerato il momento in cui la rete come la conosciamo oggi ha mosso i suoi primi veri passi. In questa data, infatti, ARPANET adottò ufficialmente il protocollo TCP/IP (Transmission Control Protocol/Internet Protocol), sviluppato da Vinton Cerf e Robert Kahn.
Questo passaggio fu rivoluzionario perché il TCP/IP permise per la prima volta a reti diverse di comunicare tra loro in modo standardizzato. È proprio da questa capacità di interconnessione tra reti diverse che deriva il termine "Internet" (Interconnected Networks). Il nuovo protocollo divenne così efficace e versatile che è ancora oggi il fondamento della comunicazione su Internet.
Prima di Internet: le origini negli anni '50 e '60
Ma facciamo un passo indietro e cerchiamo di rispondere a una domanda diversa: perché è nato Internet? In risposta a quale esigenza? La storia di questo strumento eccezionale affonda le sue radici nel clima politico della Guerra Fredda, quando la competizione tecnologica tra Stati Uniti e Unione Sovietica raggiunse il suo apice.
La Guerra Fredda e il progetto ARPA
Nel 1957, il lancio del satellite sovietico Sputnik 1 creò grande preoccupazione negli Stati Uniti, evidenziando un potenziale gap tecnologico con l'URSS. Come risposta diretta a questa sfida, nel 1958 il presidente Eisenhower istituì l'ARPA (Advanced Research Projects Agency), un'agenzia del Dipartimento della Difesa con il compito di mantenere la supremazia tecnologica americana.
Una delle principali preoccupazioni dell'epoca era la vulnerabilità del sistema di comunicazioni americano in caso di attacco nucleare. Gli Stati Uniti avevano bisogno di un sistema di comunicazione che potesse sopravvivere anche se parte della rete fosse stata distrutta. Questo requisito fondamentale influenzò profondamente l'architettura di quella che sarebbe poi diventata Internet.
I pionieri delle reti di computer
Nel 1962, J.C.R. Licklider del MIT fu il primo a teorizzare una "rete galattica" di computer interconnessi. Come primo direttore del programma di ricerca informatica di ARPA, Licklider convinse i suoi successori dell'importanza di questo concetto di rete.
Un primo tassello fondamentale era stato posto da Leonard Kleinrock, che nel 1961 pubblicò il primo articolo sulla teoria della commutazione a pacchetto. Questa tecnologia innovativa permetteva di dividere i dati in piccoli pacchetti che potevano viaggiare indipendentemente attraverso la rete, per poi essere riassemblati a destinazione. Era la soluzione ideale per creare una rete resistente e affidabile.
Le prime tecnologie che hanno reso possibile Internet
Nel 1965, Lawrence Roberts e Thomas Merrill realizzarono il primo esperimento di connessione tra computer distanti, collegando un computer TX-2 in Massachusetts con un Q-32 in California attraverso una linea telefonica. Questo test dimostrò che i computer potevano lavorare insieme efficacemente, ma evidenziò anche i limiti del sistema telefonico tradizionale per la trasmissione dei dati.
Parallelamente, tre gruppi di ricerca stavano lavorando sulla commutazione a pacchetto senza conoscere l'uno il lavoro dell'altro:
- Il MIT (1961-1967)
- La RAND Corporation (1962-1965)
- Il National Physical Laboratory nel Regno Unito (1964-1967)
Fu proprio dalla convergenza di questi studi indipendenti che nacque il concetto di rete distribuita: una rete senza un punto di comando centrale, dove ogni nodo poteva comunicare direttamente con gli altri: un’architettura decentralizzata che è ancora oggi una caratteristica fondamentale di Internet.
Questi sviluppi teorici e tecnologici posero le basi per la creazione di ARPANET nel 1969. La rete militare e accademica americana si sarebbe poi evoluta, nel corso dei decenni successivi, nell'Internet globale che utilizziamo oggi per connetterci e comunicare con il resto del mondo
Gli anni '80: Internet diventa realtà
Gli anni '80 rappresentano il decennio in cui Internet inizia a prendere la forma che conosciamo oggi. È in questo periodo che si definiscono gli standard tecnici fondamentali e la rete si espande oltre i confini militari e accademici originari.
Come abbiamo visto, il 1983 rappresenta un momento spartiacque: è l’anno in cui ARPANET adotta ufficialmente il protocollo TCP/IP. Non si trattava solo di una (fondamentale) innovazione tecnologica, ma rappresentava un modo completamente nuovo di concepire le reti di computer:
- permetteva a reti diverse di comunicare tra loro;
- garantiva la consegna affidabile dei dati;
- funzionava anche in caso di danneggiamento parziale della rete;
- non richiedeva un controllo centralizzato.
La nascita del DNS
Ancora oggi, ogni computer connesso a Internet è identificato attraverso il suo indirizzo IP, una sequenza numerica come "192.168.1.1". All'inizio di Internet, per facilitare la connessione tra computer, esisteva un'unica tabella centrale che associava questi indirizzi numerici a nomi più facilmente memorizzabili per gli esseri umani. Era come un enorme elenco telefonico che doveva essere continuamente aggiornato e distribuito a tutti i computer della rete.
Con la crescita esponenziale della rete, questo sistema divenne rapidamente ingestibile: aggiornare e distribuire manualmente queste tabelle a tutti i computer connessi era un compito sempre più complesso e inefficiente.
Ecco che nel 1983, Paul Mockapetris e Jon Postel svilupparono il Domain Name System (DNS), una soluzione che permetteva di:
- convertire automaticamente i nomi dei computer in indirizzi IP;
- gestire in modo distribuito e scalabile i nomi di dominio;
- creare una gerarchia di domini (.com, .edu, .org, ecc.).
Il DNS rappresentò una svolta fondamentale che rese Internet più facile da utilizzare e gestire, aprendo la strada alla sua futura espansione commerciale.
La prima espansione
L'espansione di Internet negli anni '80 fu guidata dalla National Science Foundation (NSF), che creò NSFNET, una rete di supercalcolatori che divenne la "spina dorsale" di Internet negli Stati Uniti. L'adozione del TCP/IP come protocollo standard e l'implementazione del DNS resero possibile una crescita senza precedenti: NSFNET collegava inizialmente cinque centri di supercalcolo principali, ma si espanse rapidamente fino a connettere centinaia di università e centri di ricerca.
La NSF promosse anche l'apertura della rete al settore commerciale, incoraggiando le reti regionali a cercare clienti privati. Questa visione lungimirante portò a una crescita esponenziale: il numero di computer connessi raddoppiava ogni anno. Nel 1989, quando ARPANET venne ufficialmente dismessa, Internet era ormai una realtà consolidata che si era spinta ben oltre le sue origini militari, pronta per la rivoluzione che sarebbe arrivata negli anni '90.
Quando nasce il web?
La data di nascita del World Wide Web è il 1989, quando Tim Berners-Lee, un ricercatore del CERN di Ginevra, propose un sistema innovativo per gestire e collegare le informazioni disponibili sui computer della rete. È importante sottolineare che iWeb non è sinonimo di Internet: è piuttosto un servizio che funziona attraverso l'infrastruttura di Internet, rivoluzionando il modo in cui accediamo alle informazioni online.
1989: Tim Berners-Lee e la nascita del Web
Il progetto iniziale di Berners-Lee era relativamente semplice: creare un sistema che permettesse ai ricercatori del CERN di condividere facilmente documenti e informazioni. Per realizzare questa visione, sviluppò tre elementi fondamentali che ancora oggi sono alla base del funzionamento della rete:
- HTML (HyperText Markup Language), un linguaggio per formattare i documenti;
- HTTP (HyperText Transfer Protocol), il protocollo per la trasmissione di questi documenti;
- URL (Uniform Resource Locator), un sistema per assegnare indirizzi univoci alle risorse sul Web.
Il 6 agosto 1991, Berners-Lee pubblicò il primo sito web della storia, spiegando il progetto World Wide Web e rendendo pubblicamente disponibile il codice necessario per creare siti web e visualizzarli. Questa decisione di rendere la tecnologia libera e gratuita si rivelò fondamentale per la sua rapida diffusione.
Come il Web ha cambiato Internet
Prima del Web, Internet era uno strumento utilizzato principalmente da ricercatori e specialisti, con interfacce testuali poco intuitive. Il Web ha trasformato radicalmente questo scenario introducendo:
- un'interfaccia grafica intuitiva;
- la possibilità di collegare documenti attraverso link ipertestuali;
- un modo semplice per pubblicare contenuti online;
- l'accesso immediato a informazioni distribuite in tutto il mondo;
- i primi browser e la democratizzazione della rete;
La vera esplosione del Web iniziò nel 1993 con il lancio di Mosaic, il primo browser di facile utilizzo sviluppato da Marc Andreessen. Mosaic introdusse innovazioni fondamentali come la possibilità di visualizzare immagini insieme al testo nella stessa pagina, rendendo il Web molto più attraente e accessibile per gli utenti comuni.
Il successo di Mosaic portò alla nascita di Netscape Navigator nel 1994, che divenne rapidamente il browser più popolare al mondo con circa 10 milioni di utenti. Microsoft rispose nel 1995 con Internet Explorer, dando inizio all'era dei browser moderni.
Questa evoluzione trasformò rapidamente il Web da strumento accademico a fenomeno di massa: tra il 1993 e il 1996, il numero di siti web passò da 130 a oltre 100.000, segnando l'inizio di quella che oggi conosciamo come era digitale.
La semplicità del Web nell'accedere alle informazioni e la sua natura aperta hanno reso Internet accessibile a tutti, trasformandolo da strumento per specialisti a piattaforma universale per la comunicazione, il commercio e l'intrattenimento.
Internet in Italia: le date fondamentali
La storia di Internet in Italia inizia ufficialmente il 30 aprile 1986, segnando l'ingresso del nostro Paese nell'era digitale. Da quel momento, l'evoluzione della rete in Italia ha seguito un percorso di crescita costante fino all'attuale diffusione capillare.
30 aprile 1986: il primo collegamento italiano
Il 30 aprile 1986 è una data storica per il digitale italiano: quel giorno, dalla sede del CNUCE-CNR (Centro Nazionale Universitario di Calcolo Elettronico) di Pisa, il ricercatore Blasco Bonito lanciò il comando "ping" verso il computer della stazione di Roaring Creek in Pennsylvania, ricevendo la risposta positiva dagli Stati Uniti. Era la prima volta che l'Italia si collegava alla rete ARPANET.
Questo collegamento fu il risultato di una collaborazione tra il CNR, Italcable e Telespazio, che utilizzarono la rete satellitare atlantica Satnet. Curiosamente, questo evento rivoluzionario passò quasi inosservato dai media dell'epoca, probabilmente oscurato dalla contemporanea tragedia di Chernobyl.
1987: il primo dominio .it
L'anno successivo segna un'altra tappa fondamentale: nel 1987 viene registrato il primo dominio italiano, "cnuce.cnr.it". Con questa registrazione nasce ufficialmente il Registro .it, l'anagrafe dei nomi Internet italiani, ancora oggi gestito dall'Istituto di Informatica e Telematica del CNR di Pisa.
La diffusione commerciale negli anni '90
La vera diffusione di Internet in Italia inizia però nei primi anni '90. Un momento chiave è il 1994, quando nasce Video On Line, tra i primi Internet Service Provider italiani. Fondato a Cagliari dall'editore Nicola Grauso, Video On Line fu pioniere nel fornire accesso a Internet al pubblico italiano, arrivando a contare circa 15.000 abbonati nel 1995, pari al 30% degli utenti Internet italiani dell'epoca.
Nello stesso anno, L'Unione Sarda diventa il primo quotidiano in Europa ad avere una versione online, segnando l'inizio della presenza dei media italiani su Internet.
Internet in Italia oggi: i dati sulla diffusione
Secondo i dati Istat più recenti del 2023, la diffusione di Internet in Italia ha raggiunto livelli significativi:
- l'84,1% delle famiglie italiane dispone di una connessione internet;
- il 79,5% degli italiani di 6 anni e più ha utilizzato Internet negli ultimi tre mesi;
- il 67,5% della popolazione accede a Internet quotidianamente.
Tuttavia, persistono ancora alcuni divari significativi nel nostro Paese. A livello geografico, il digital divide tra Nord e Sud rimane evidente, con uno scarto di oltre 5 punti percentuali nella disponibilità di accesso a Internet. L'età rappresenta un altro fattore discriminante: mentre oltre il 91% delle persone tra gli 11 e i 54 anni usa regolarmente Internet, la percentuale crolla al 24,7% tra gli over 75. Anche il livello di istruzione influenza fortemente l'utilizzo della rete, con il 90,3% dei diplomati che naviga regolarmente contro il 66,2% di chi ha conseguito la licenza media. Questi dati mostrano come, nonostante la crescita significativa, esistano ancora importanti margini di miglioramento per rendere Internet uno strumento davvero accessibile a tutti gli italiani.
In ogni caso, i dati dimostrano come, a quasi 40 anni dal primo collegamento, Internet sia diventato uno strumento fondamentale nella vita degli italiani: dalla formazione al lavoro, dall'intrattenimento all'accesso alle informazioni, la rete è ormai parte integrante della nostra quotidianità.
Da strumento militare a necessità quotidiana
Ripercorrere la storia di Internet significa attraversare alcune delle più grandi innovazioni tecnologiche degli ultimi 50 anni. Da progetto militare nato nel clima della Guerra Fredda, Internet si è evoluto in una rete accademica e di ricerca negli anni '80, per poi trasformarsi, grazie all'avvento del World Wide Web nei primi anni '90, in uno strumento di comunicazione globale.
Oggi Internet è il tessuto connettivo della nostra società digitale. Attraverso la rete gestiamo le nostre attività quotidiane: lavoriamo da remoto, accediamo ai servizi della Pubblica Amministrazione, comunichiamo con amici e familiari, facciamo acquisti, ci intratteniamo con streaming video e gaming online. L'Internet delle Cose (IoT) sta inoltre collegando alla rete un numero sempre crescente di dispositivi, dalle automobili agli elettrodomestici, dai sistemi di sicurezza domestica ai dispositivi indossabili.
In questo contesto, disporre di una connessione Internet stabile e veloce è diventato fondamentale. Che si tratti di partecipare a una videoconferenza di lavoro, seguire una lezione online, guardare un film in streaming o gestire i dispositivi della casa intelligente, la qualità della connessione determina in larga misura la qualità della nostra esperienza digitale. Dall'esperimento ARPANET del 1969 a oggi, Internet ha trasformato radicalmente il nostro modo di vivere, lavorare e comunicare, diventando una risorsa essenziale per la società contemporanea.